“Sul ‘Decreto appropriatezza’ riteniamo che sia un errore, da parte del ministero della Sanità, indicare i medici quali responsabili degli sprechi della sanità pubblica prevedendo per loro una punizione economica con decurtazione dello stipendio. Riteniamo che il medico debba continuare a mantenere la sua autonomia prescrittiva nel rispetto delle linee guida generali”. Lo sostiene Nino Pipiton e, membro dell’ esecutivo nazionale dell’ Italia dei Valori, secondo il quale “ogni ammalato ha una sua particolarità: non è con i tagli lineari che si potrà migliorare la sanità in Italia, nè tantomeno punendo il medico per una prescrizione incongrua”. “Per affrontare il problema – ha osservato l’ esponente IdV – occorrerebbe costruire un percorso condiviso con le Società Scientifiche che sul tema hanno già da tempo realizzato studi, proposte e ottenuto risultati molto positivi. Già oggi i medici del nostro Ssn vengono costantemente monitorati dalle Asl in merito alle prescrizioni dei farmaci ed esami diagnostici, e vi sono esperienze regionali eccellenti che potrebbero diventare modelli di riferimento”.
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